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Il Formatore: Lezioni per i Formatori della Sicurezza a cura di Renzo Rivaltaultimo aggiornamento della lezione: 28/04/2014Lezione 8
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Tali strumenti attivi posso essere:
- esercitazioni
- metodo dei casi
- role - playing
- aforismi e metafore
Sono molto utili per favorire l’apprendimento mediante la riproduzione in aula di una o più procedure che comportano l’utilizzo e la combinazione di particolari conoscenze. L'esercitazione raggiunge meglio gli obiettivi se fatta da un gruppo di partecipanti non superiori a sette limite massimo per il quale si determina l'emarginazione o l'auto emarginazione di alcuni partecipanti al gruppo di lavoro. Il numero di partecipanti migliore è di quattro unità. Se l'esercitazione prevede la fornitura di materiale o la redazione di pateriale questo deve essere utile anche in futuro come strumento di lavoro. L'esercitazione si conclude con la presentazione da parte di ogni singolo gruppo del risultato raggiunto durante la quale il formatore richiede di fare emergere le difficoltà incontrate ed i nodi essenziali del problema.
tale metodo consiste nella analisi e discussione di situazioni reali o realistiche che presentano molte informazioni e molte variabili e che prevedono come risultato una diagnosi. Il gruppo individua le soluzioni più appropriate (casi di decisione) ovvero alternative possibili su casi realmente accaduti (casi di analisi degli accadimenti).
Il gioco di ruolo è la simulazione e la rappresentazione di situazioni reali o realistiche realizzate dai partecipanti che prendono le vesti dei soggetti implicati nella situazione. Le situazioni possono essere predeterminate con obiettivi specifici per ogni partecipante ovvero può essere lasciato alla libera interpretazione. I partecipanti che non interpretano nessun ruolo assumono il ruolo di osservatori e di giudici. Il formatore deve definire i vincoli (tempo, modalità), il lay-out aula e la durata (fra 20 e 40 minuti). Nella fase di discussione che si attiva alla fine del gioco prima parlano gli attori e poi gli osservatori. Il formatore mantiene una discussione finalizzata all’obiettivo di apprendimento, organizza i concetti emersi, partecipa con la professionalità e esprime le proprie considerazioni solo alla fine.
Rappresentano veri e propri metodi didattici in grado di riattivare l'attenzione.
Aforismi:
I genitori possono regalare ai figli soprattutto due cose: le radici e le ali (proverbio cinese)
Metà di ciò che dico è insensato ma lo dico perché l’altra metà possa raggiungerti (Kahlil Gibran)
Metafore:
La metafora del Mullah: "Un vecchio arabo in punto di morte chiama al capezzale i suoi tre figli e dice: a te che sei il maggiore lascio la metà dei miei cammelli, mentre a te che sei il mediano lascio un terzo dei miei cammelli. Infine a te che sei il più piccolo lascio un nono dei miei cammelli. Alla morte dell'uomo i figli scoprino che il padre possedeva diciassette cammelli e non riuscivano a spartirsi l'eredità. I figli cominciarono una lite furibonda finchè non arrivò un vecchio mullah su un cammello attirato dalla confusione. Questi domandò perchè litigassero ed i figli spiegarono il motivo. Il mullah capì la situazione e disse: non vi preoccupate, vi presto per un pò il mio cammello. I cammelli divennero così diciotto: la metà di diciotto era così nove, in terzo di diciotto diventa sei e un nono di diciotto diventa due. Nove cammelli sommati a sei cammelli sommati a due cammelli sono così diciassette cammelli. I figli poterono dividersi l'eredità ed il vecchio mullah salì sul suo cammello, riprese il suo viaggio nel deserto e sparì nel sole che stava tramontando".
Questa metafora indica la necessità di aggiungere professionalità per poi riprendersela per interrompere un circolo vizioso disfunzionale e riavviarlo grazie ad un livello più avanzato.
Nella prossima lezione parleremo dell'importanza della disposizione in aula dei partecipanti al corso di formazione e delle capacità scenografiche che deve possedere il facilitatore