Make Safety
C.T.S.
comitato tecnico sicurezza
Protocolli
Istituzionali
sito a cura di Renzo Rivalta ingegnere RSPP - © Copyright 2012-2020 Make Safety - All rights reserved
logo CTS
Corsi CTS

menu di Fare Sicurezza

L'Azienda Sicura: Lezioni di Salute e Sicurezza sul Lavoro a cura di Renzo Rivalta


ultimo aggiornamento delle lezioni: 25/10/2015

Lezione 19
Gli strumenti della sicurezza - Introduzione

Fino ad ora abbiamo trattato, dal punto di vista della sicurezza, gli elementi che compongono l'azienda. Con questa lezione cercheremo di mettere ordine alle cose che abbiamo visto utilizzando una analogia.

Indice della lezione

Immaginiamo di voler costruire una casa: cosa ci serve? Qualcuno risponderà: "una buona dose di danaro", giusto. Ma immaginiamo di essere fra quei pochi fortunati che lo possiedono: cos'altro ci serve? Occorrono un progetto e le necessarie autorizzazioni. Possiamo redigere da soli il progetto? In generale questo non è possibile, a meno che non abbiamo una abilitazione professionale che lo consente.

In ogni caso il progettista che redige il progetto deve essere persona qualificata. In particolare l'ingegnere che redige il progetto delle strutture, con l'apposizione del proprio timbro professionale si erge a garante della sicurezza strutturale del nostro edificio.

Una volta redatto il progetto, e ottenute tutte le autorizzazioni, nella veste di committente dei lavori incaricheremo una impresa alla esecuzione delle opere necessarie. Non dovremo dimenticare, però di nominare il direttore dei lavori, che è quella figura che controlla, per conto del committente, la buona esecuzione delle opere.

A questo punto ci sono tutte le condizioni per operare e l'impresa può iniziare i lavori della casa. L'impresa non potrà eseguire un'opera diversa da quella progettata, anzi, dovrà seguire scrupolosamente tutti gli elaborati progettuali sia per quanto riguarda gli aspetti architettonici e dimensionali che per quello che concerne gli aspetti strutturali. Naturalmente sotto la stretta sorveglianza del direttore dei lavori che agisce in nome e per conto del committente.

In corso d'opera può sorgere la necessità di apportare varianti perchè il committente sente l'esigenza di modificare qualche elemento sostanziale, o perchè l'opera così come progettata non può essere realizzata perchè il terreno su cui poggia è diverso da quanto previsto, o ancora perchè il progetto contiene errori

In questi casi il direttore dei lavori fermerà i lavori e chiederà al progettista di redigere un progetto di variante che tenga conto delle variazioni da apportare al progetto originario al fine di renderlo esecutivo. Una volta terminato il progetto di variante (ed ottenute le necessarie autorizzazioni) i lavori potranno continuare conformemente al nuovo progetto così come variato. Questo significa che l'impresa non potrà mai eseguire opere difformi al progetto (salvo opere minimali non sostanziali) in quanto la stessa è tenuta al rigoroso rispetto di quanto progettato.

L'impresa, dal canto suo, è tenuta a segnalare eventuali incongruenze del progetto con l'opera da realizzare, in quanto ove non lo facesse si renderebbe responsabile delle opere eseguite in difformità da quanto progettato.

Il ciclo produttivo si conclude con l'ultimazione della nostra casa da parte dell'impresa che provvede alla consegna delle opere al committente.

L'analogia con le figure della sicurezza aziendale

Analizziamo ora le figure che abbiamo citato e cerchiamo le analogie con le figure della sicurezza aziendale.

Il Committente dei lavori è colui che avvia il processo mettendo le idee e le risorse economiche al fine di realizzare la casa. Analogamente l'imprenditore è colui che avvia il processo mettendo idee e le risorse economiche in azienda al fine di produrre un bene o un servizio.

Il Committente dei lavori prima dell'inizio della costruzione della casa si preoccupa di reperire i progettisti che redigono i necessari progetti. Analogamente l'imprenditore prima dell'avvio della produzione si preoccupa di reperire il professionista che redige il progetto della sicurezza aziendale. A tal fine il professionista abilitato a collaborare con l'imprenditore per il necessario progetto della sicurezza aziendale è il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.

Il Committente individua la figura di controllo per la realizzazione delle opere: il direttore dei lavori. Analogamente l'imprenditore mette a punto un organigramma aziendale per il controllo delle lavorazioni, individuando i "dirigenti" ed i "preposti" che hanno il compito, rispettivamente, di organizzare e sovrintendere alle lavorazioni.

Durante l'esecuzione dei lavori il direttore dei lavori ferma i lavori nel caso in cui si accorge che non è possibile realizzare l'opera come progettata. Analogamente dirigente e preposto dell'impresa segnalano e prendono provvedimenti (anche fermando la produzione in casi gravi) se il progetto della sicurezza, per qualche ragione non può essere seguito e chiedono all'imprenditore di modificare il progetto della sicurezza con un altro che garantisca i medesimi standard di sicurezza ma che sia attuabile.

Relazione fra le figure della sicurezza aziendale

La lunga introduzione a questa lezione ci consente, attraverso l'analogia, di comprendere meglio le relazioni fra le varie figure della sicurezza in azienda. Tema questo troppe volte sottovalutato e che porta a grossolani errori che possono divenire anche molto gravi. Dette relazioni sono riassunte in figura.

Figure della sicurezza

Il luogo della produzione: Azienda - divisione quadripartita

Cerchiamo di illustrare brevemente i contenuti. Al centro della figura, nel rettangolo "Azienda - Divisione quadripartita" è presente un ramo dell'organigramma aziendale che si occupa di una certa attività. E' il luogo della produzione e nella nostra analogia corrisponde all'impresa costruttrice della nostra casa. All'interno troveremo persone che si occupano di varie attività tutte finalizzate alla produzione, ma con compiti diversi. Il datore di lavoro mette le risorse, le idee, organizza le attività, ma si avvale anche dei dirigenti che hanno, più o meno, le medesime prerogative del datore di lavoro. Anche i dirigenti organizzano le attività, progettano le fasi, studiano il modo migliore e più economico per la produzione. Ricevono le direttive dal datore di lavoro e le trasmettono alle catene organizzative dirette.

Nel luogo della produzione troviamo i preposti che sono coloro che, in base all'esperienza e capacità sono in grado di coordinare l'attività di squadre di lavoro costituite da lavoratori. Sono i capi reparto, capi squadra, ecc., la cui attività è finalizzata al controllo sulla produzione, sul prodotto finale, sulla qualità del prodotto, ecc. In genere i preposti non progettano le attività, prerogativa questa del datore di lavoro e dei dirigenti, ma si limitano ad attuarne le direttive impartite svolgendo quella azione di controllo che garantisce la qualità finale del prodotto.

Infine nel luogo della produzione non possono mancare i lavoratori che sono quelle figure che operano direttamente al fine della produzione. I lavoratori, pur essendo i soggetti da tutelare contro gli infortuni e le malattie, hanno comunque degli obblighi propri attribuiti dal Codice che li rende soggetti attivi del sistema di sicurezza aziendale.

Il luogo "Azienda" è il luogo dove si attua il progetto sicurezza e, analogamente all'impresa costruttrice che deve eseguire la nostra casa secondo il progetto, le figure dell'azienda, dal datore di lavoro al dirigente, al preposto e al lavoratore, nello svolgimento delle proprie attività, devono attenersi scrupolosamente al progetto della sicurezza. Ove si accorgano che il progetto della sicurezza non può essere applicato, ci si comporterà esattamente come nel caso di una variante nella costruzione della nostra casa. Occorrerà fermare le lavorazioni nei casi più gravi e modificare il progetto della sicurezza, avviando quella azione di controllo, revisione e miglioramento del progetto della sicurezza prerogativa fondamentale della legge.

Il luogo del supporto, dell'ausilio e della rappresentanza

Tutte le altre figure di "supporto","ausilio" e "rappresentanza e controllo" non sono coinvolte direttamente nella produzione. Chiariamo bene questa affermazione. Le figure di cui trattiamo possono essere ricoperte da persone che hanno un certo ruolo aziendale legato alla produzione. Ad esempio il datore di lavoro potrebbe avere designato un certo dirigente quale responsabile del servizio di prevenzione e protezione. In tal caso vanno distinte le due attività: quando il dirigente svolge le proprie funzioni legate alla produzione, questi deve essere visto come un soggetto che rientra nella figura "dirigente" della "azienda - divisione quadripartite" ed agisce esclusivamente per i rami d'azienda diretti, mentre quando svolge il ruolo di RSPP deve essere inteso come figura di supporto che agisce nei confronti di tutta l'azienda. In tale funzione egli non interviene direttamente nella produzione, quindi deve essere inteso come figura esterna alla produzione, che collabora con il datore di lavoro per la redazione del progetto della sicurezza aziendale. Stessa cosa dicasi per tutte le altre figure dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), al Medico Competente, agli addetti alle squadre di emergenza ed evacuazione. Sono tutte figure che, agendo nella loro funzione, sono esterne ai processi produttivi. Il fatto che dette persone ricoprono anche un ruolo produttivo all'interno della azienda li pone in una condizione di cosiddetto "doppio incarico con duplice funzione" (ad esempio un capo squadra che sia anche RLS svolgerà la propria funzione di preposto nell'ambito della produzione (relativamente e solamente rispetto ai lavoratori coordinati) e la funzione di rappresentante di tutti i lavoratori aziendali nell'ambito della designazione a RLS.

Quindi le figure della sicurezza si trovano allocate nei luoghi della produzione se la loro attività riguarda direttamente la produzione, oppure nei luoghi del supporto, dell'ausilio e della rappresentanza se la loro attività non riguarda direttamente la produzione, ma riguarda obblighi, competenze e attribuzioni che hanno a che fare con la progettazione della sicurezza aziendale, l'ausilio nei casi di emergenza o la rappresentanza. Occorre sempre tenere ben presente questo concetto se non si vuole incorrere in grossolani errori.

Arriviamo ora al tema principale della lezione: gli strumenti della sicurezza. Si è deciso di attribuire tale nome a tutti quegli elaborati che compongono il progetto della sicurezza aziendale. Definire questi elaborati "documento di valutazione dei rischi" appare alquanto limitativo e lessicalmente inidoneo, anche se, di fatto, tutti gli elaborati necessari al progetto della sicurezza aziendale, dovrebbero essere contenuti in detto documento di valutazione dei rischi.

Gli strumenti della sicurezza

Abbiamo detto che gli strumenti della sicurezza sono tutti gli elaborati che compongono il progetto della sicurezza messi a punto dal datore di lavoro (con la consulenza specifica del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e del Medico Competente) e concordati con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Ma perchè definirli "strumenti"? Per una ragione legata all'uso degli stessi. In primo luogo tutti gli elaborati non devono essere considerati come uno strumento statico ed immutabili, bensì, sfruttando l'analogia con il progetto della nostra casa, sono documenti che seguono l'evolversi della produzione. Ad esempio, in caso di mutazione di cicli lavorativi non si dovrà progettare solo le nuove fasi operative, ma occorrerà interrogarsi anche sugli aspetti correlati alla sicurezza sul lavoro e, se necessario modificare gli strumenti. Ma la vera ragione che ci spinge a definirli "strumenti" sta nel fatto che tali elaborati, analogamente al carpentiere che, mentre lavora, tiene quotidianamente sotto controllo i disegni delle carpenterie della nostra casa, sono strumenti quotidiani di lavoro, da consultare, da verificare ed eventualmente da adeguare ed aggiornare.

Compreso quanto abbiamo detto, ora siamo pronti per avviare il progetto della sicurezza della nostra azienda. Ricapitoliamo cercando di porci alcune domande e fornendo le risposte.

Chi redige il progetto della sicurezza? Il datore di lavoro.

Per fare ciò il datore di lavoro si può avvalere di collaboratori? Il datore di lavoro si deve avvalere del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente.

Chi è il titolare del progetto della sicurezza? Il datore di lavoro in via esclusiva.

Il datore di lavoro può imporre il progetto della sicurezza? Certamente no! Deve essere discusso con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

I rappresentanti dei lavoratori sono responsabili del progetto della sicurezza? Certamente no! il datore di lavoro tiene conte delle osservazioni, ma alla fine resta unico responsabile.

Quali sono gli "Strumenti della sicurezza" che compongono il progetto della sicurezza?

1) La valutazione dei rischi.

2) Le misure di prevenzione e Protezione.

3) Il Protocollo della Formazione.

4) Il Protocollo dei Dispositivi di Protezione Individuale.

5) Il Protocollo Sanitario.

Inutile ribadire l'importanza di detti documenti che saranno trattati in maniera più approfondita nelle prossime lezioni.

Nella prossima lezione si tratterà della valutazione dei rischi quale principale strumento della sicurezza.

Per saperne di più consultare la sezione pubblicazioni.